sabato 14 novembre 2009

Ma vogliamo proprio che tornino tempi cupi?


Apro il giornale e leggo sulla proposta di legge per abbreviare i processi.

Ho sempre pensato che i processi durassero troppo e auspicato uno snellimento dell’iter,
ma così no! Così non si può!

Le persone per bene, danneggiate da malfattori, le persone che per anni hanno dovuto pazientare prima di veder riconosciuti i propri diritti (molte volte senza alcun risarcimento per il danno materiale e morale), quelle che hanno creduto nella Giustizia, ora sono beffate due volte, irrise e schiacciate dalla grande Sopraffazione di un Potere becero, ignorante e prepotente.

Che brutta sensazione!

Tempi lunghi sono certo scoranti e disarmanti e non oso pensare a chi ha subito torti gravi o a chi è detenuto in attesa di giudizio.

Penso a quanto sarebbe più semplice promuovere delle Leggi che non riempiano le carceri di disperati.
Penso a Leggi che obblighino i detenuti a partecipare a lavori sociali, insegnando loro un mestiere e costruendo l’orgoglio di contribuire alla gestione dello Stato, quello Stato Sociale che, mentre scontano la loro pena e recuperano il diritto al rispetto, gli cura i famigliari.
Penso a Leggi che non mettano in gattabuia un migrante per necessità, bensì un malfattore per scelta.

Ma dove va a finire la Giustizia, se si permette a malfattori in doppio petto assetati di potere e di soldi di invocare Leggi , condoni, decadimenti e quant’altro pur di continuare a male-fare impunemente?

Perché stiamo lasciando che questo Stato Sociale, così penato, ma ottenuto dai nostri padri con tanta sofferenza, se ne vada soppiantato da uno Stato di prepotenti sfrontati?

Ma chi abbiamo messo in Parlamento e al Senato?
Ladri, puttane, marchettari, drogati, confusi …
mi scusino gli onesti presenti, ma la loro voce si sente troppo poco o sono troppo pochi perché si possano ancora identificare Camera e Senato come i luoghi dove si esprimono i migliori, i giusti, gli onesti.

Mi si risponde spesso:
in Parlamento e al Senato abbiamo l’esatta rappresentanza del popolo che siamo!

Un corno, non ci credo!

Io così tanti truffatori, speculatori, mentitori, pervertiti, venduti e drogati come lì non ne conosco.
Conosco tanta gente onesta, che fa del proprio meglio in privato ed in pubblico, a casa come sul lavoro, che rispetta tutti: individui, società, Stato, famiglia, lavora onestamente, studia. Tanta gente che, pur potendo, non spreca né il suo né quello degli altri: per scelta, per equità. Gente che riflette, ascolta, parla, legge, comunica senza mistificare, tende una mano per aiutare non per tenere indietro. Gente che accoglie, non respinge.

Credo siano minoranze quelle che si sbomballano, che mercificano l’amore, che truffano, mentono, corrompono e mi domandoperché debbano rappresentarci?
Perché debbano legiferare a nome di tutti e a favore solo dei loro interessi?

Se non bastano buon senso, decoro, Leggi a fermarli: cosa rimane?