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domenica 30 dicembre 2012



Per chi trova che sia troppo marxista dire che

“ la rivoluzione deve essere continua”

ecco una perla di Pirandello



. . Perchè una realtà non ci fu data e non c’è;
ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere;
e non sarà mai una per sempre,
ma di continuo e infinitamente mutabile. .


Guardo questo mare e penso ai prossimi mesi.....

venerdì 28 settembre 2012

Un po' di meritata voga



La notizia di per sé all’inizio non mi aveva colpito, che Sallusti fosse stato condannato a 14 mesi di galera mi sembrava un atto di giustizia tout court. Invece oggi mi ha veramente colpita la bagarre sollevata da tutti i giornalisti e parlamentari.

Escludendo da qualsiasi analisi di merito i politici, che ormai sono completamente declassati in qualsiasi scala dei valori, è tanto che penso che siano rimasti ben pochi giornalisti ed ancor meno giornali affidabili.

Da troppo tempo alcuni quotidiani pubblicano solo spazzatura, articoli con titoli ad effetto per deformare la percezione dei fatti. Usano il sistema dello scandalo, vero o presunto, non importa, tanto nella memoria collettiva rimane solo la loro accusa.

La sospensione di Feltri, sarebbe stata una vergogna per chiunque, non per lui. La sua certezza di essere la “mano longa” del padrone, lo ha fatto semplicemente cambiare di titolo all’interno della redazione del quotidiano e continuare con l’usuale tracotanza a darne il la. La radiazione di Farina, non gli ha impedito di continuare a scrivere ed essere pubblicato sotto pseudonimo dall’unico-ignaro Sallusti.

Dov’era il signor presidente dell’Ordine dei giornalisti, che stamane ricordava la loro punizione come esemplare e sufficiente a garantire la giustizia in nome della libertà di stampa?

L’impressione è che queste e tante altre persone, conoscendo gli italioti garantisti, abbiano continuato a fare come gli veniva richiesto dal “padrone” per i suoi fini, sicuri che, in caso di condanna, qualcuno gli avrebbe permesso di giocarsi la carta dei “duri e puri”.

Parole di Sallusti al TG ieri sera: “… per sfuggire alla galera, non chiederò l’affidamento ai servizi sociali, perché non sono da rieducare, né chiederò la grazia perché ho fatto il mio dovere …” (sic!) e oggi, guarda caso, il cosiddetto onorevole Farina, si è confessato autore dell’articolo per il quale è stato incriminato Sallusti e ha chiesto la grazia per il condannato.

Perché aiutare delle persone senza scrupoli a farla franca solo per eccesso di garantismo o di pavidità nei confronti di un ipotetico futuro di perseguitati in nome della verità?

Perché Sallusti, non dovrebbe pagare? Forse perché la macchina del fango sulla Magistratura non deve fermarsi?

Oggi ascoltavo alla radio la dichiarazione spudorata del Presidente dell’Ordine dei “giornalisti” e poi quella di Feltri, che combaciavano. A tutti e due il “padrone” ed il suo partito avevano promesso, fin dai primi del 2000, una rettifica della attuale Legge sulla stampa. Peccato che ci sia stato solo l’emendamento Cirielli, e la Legge, a loro dire “buona” si sia persa nei meandri di Montecitorio … L’Ordine ha avuto ben due lustri per farsi valere e farla valere con gli argomenti che ha sbandierato oggi come “libertari e democratici”!

Perché l’Ordine dei Giornalisti, con le sue condanne”esemplari” non è arrivato prima della Magistratura? Non dovrebbe garantire la veridicità delle notizie, l’obiettività nel commento delle stesse, il rispetto delle credenze politiche e di fede, la non offesa ed il non dileggio delle parti avverse?

È solo il mancato rispetto di questi ovvi comportamenti di base che ha portato alla condanna di Sallusti da parte della Magistratura.

È inutile che si offendano se uno li definisce una Casta, tanto lo sono; anche su Rai3, oggi, nessuno ha avuto il coraggio di rintuzzare un sedicente giornalista che insinuava che il Giudice avesse fatto ricorso solo per esosità.

Incomincia ad essere lunga la lista di quelli da cui Dio dovrebbe difenderci, se ora, ai delinquenti comuni e ai politici, si aggiungono anche i giornalisti ed i “cavalieri”!!!!

sabato 19 maggio 2012

Banda Bassotti




Questa piccola nota su cui meditare è per le mie figlie, che erano molto piccole, o per quegli amici giovani che non erano ancora nati, quando sono successe le cose su cui vorrei che meditassero per sapersi regolare.

Negli anni 1977/78 in Europa si tenevano le elezioni presidenziali nei  principali Paesi (Germania, Francia, Italia)

Alla prima tornata per le presidenziali francesi vinse la sinistra, la Germania la seguì a ruota; stavamo per votare anche in Italia e… nonostante un tenace lavoro preparatorio tenuto prima (a base di stragi), si aveva netta l’impressione che anche qui stesse per prevalere la sinistra (intendiamoci bene era già passata l’infatuazione maoista, la ribellione contro tutto ciò che era a stelle e strisce).

Gli italiani, nonostante fossero tirati da una parte e dall’altra a suon di gambizzazioni e stragi, stavano per decidere con la loro testa.

Ed ecco esplodere il caso Moro. (Moro, nonostante fosse della DC, era per un dialogo con la sinistra, non un’apertura, solo un dialogo tra una persona pulita che voleva capire e gli italiani che stavano al contradditorio).  Hanno rapito proprio lui e nessuno dei suoi si è mosso per aiutarlo.

Così la banda bassotti, indossata la maschera, ha avuto mano libera per ingabbiare e reprimere chiunque girasse la testa a sinistra. Colpo nello stomaco agli degli italiani o agli europei tout court. La seconda mandata in Francia registra un cambio di direzione, in Italia pure la gente abbassa la testa ed abbozza. Solo in Germania Wenders osa porre delle domande col suo "Deutschlander Herbst".

Gli anni ci hanno dimostrato che i servizi avrebbero potuto evitare stragi, gambizzazioni, uccisioni, il rapimento e l’esecuzione di Moro e anzi, a me è rimasto qualche dubbio pure su chi abbia agito veramente. Gli anni hanno anche dimostrato che mafia e potere politico sono sempre stati strettamente connessi.

Pensiamo a come stiamo adesso

  • Teniamo presente che la banda bassotti è sempre al potere, anche se con altri volti sotto le maschere (checché se ne dica, anche se da onorevoli sono passati a senatori, alla Camera almeno per loro c’è stato un ricambio generazionale!).
  • Pensiamo ai risultati dei processi per i fatti di Genova, di Piazza della Loggia,
  • pensiamo al recente ferimento di un Dirigente e alla pista anarchica subito evocata,
  • pensiamo all’attentato di stamane ….

Pensiamo al fatto che metà dei capi europei sta seduto sui carboni ardenti, in ostaggio ad un meeting americano. Non penso a Obama, penso alla banda bassotti internazionale.

Un pugno nello stomaco agli italiani e .. solo agli italiani?

Banche? Business? Banda bassotti, tout court?




sabato 24 marzo 2012

sabato 2 aprile 2011

Kennst du das Land wo die Zitronen blühen….


Kennst du das Land wo die Zitronen blühen….

Vedi amico caro, questo è il paese gentile dove fioriscono i limoni, dove il premier ti promette accoglienza degna e, mentre si compra una villa dove tu fortunosamente approdi, ti lascia a dormire sotto le stelle.

Quale incanto il mare blu ed il cielo stellato sopra di te, peccato il vento, la mancanza di cibo, acqua, toilette.

Però il Governo illuminato pensa a te: ti deporta, su pullman e navi in centri lontani da ogni possibilità di inserimento, dove non troverai lavoro, ma la complice pietà di qualcuno che si girerà da un’altra parte mentre tu scappi.

Ti schederanno, vaglieranno le tue ragioni e dovranno essere valide al contrario di ogni normale logica.

Se non rischi di essere ucciso al tuo Paese, ti rimpatrieranno, perché loro hanno deciso che è un delitto da parte tua cercare di migliorare la vita tua e dei tuoi cari, offrire i tuoi studi, le tue braccia.


Vedi, la nostra è una società strutturata in modo che pochi possano avere il tanto che i più non hanno.

Non è sostanzialmente diversa da quella che ti sei lasciato alle spalle con una rivoluzione.

Qui, quei pochi fomentano le paure di chi poco ha, gli fanno credere che tu finirai per sottrargli anche quel poco che gli è rimasto, lasciano soli coloro che vi hanno accolto per anni dividendo con voi tutto ciò che avevano.


Per te forse è veramente meglio stare o tornare nel tuo Paese che ha riscoperto la dignità, che qui s’è persa nelle stanze del potere.

È molto probabile che tu abbia un futuro migliore nel tuo rinato Paese, piuttosto che in questo di persone rassegnate alle peggiori manifestazioni della sua classe dirigente.


Forse dovremmo venire noi nel tuo Paese per imparare come si fa a far cadere un dittatore ed il suo entourage.

Ma ho la sensazione che il nano bugiardo sia molto simile al suo caro amico libico… non mollerà la presa fino al tanto invocato giudizio super partes.

Allora io continuo a sperare in un grandioso: zooot!

Che incenerisca lui e faccia sciogliere i suoi prezzolati come neve al sole.

venerdì 14 gennaio 2011

O me la dai o scendi!


Come è andata è andata, anzi visto come l’ha messa a ricatto Marchionne, spero che i lavoratori della FIAT di Torino abbiano votato il sì. Non che sia una garanzia per il futuro, ma almeno possono usare quel po’ di ossigeno che gli rimane per cercare di fargli il c. prima che lui finisca di farlo a loro.
In questo momento in Italia, loro, per quanto disagiati e ricattati, possono reputarsi fortunati di avere un lavoro. Ci sono tante, troppe persone che non l’hanno, l’hanno perso o non l’hanno mai trovato, ce l’hanno mal pagato e senza nessun diritto, precario, c’è chi è in cassa integrazione, chi non sa più se vivere o morire, insomma c’è gente che sta infinitamente più disperata di loro.

Quando, acquisite certe sicurezze, si è cercato di passare ad un discorso di dignità del lavoratore, di equità:
meno lavoro, lavoro per tutti,
la gran parte di quelli che si erano affrancati ha pensato solo a sé stessa. La chimera del sentirsi qualcuno, finalmente; il poter consumare liberamente senza accorgersi di diventare limoni da spremere.
La bulimia del consumo senza fine:
un televisore, due televisori, una casa, due case, una macchina, due macchine, un telefonino, due telefonini. Finita l’epoca “dell’uno addosso l’altro al fosso”, ci vuole l’armadio a 8 stagioni, la mega scarpiera, il frullino, il grattì, il mixer, la ginnastica per tonificare, sembrare giovani, essere o farsi la mignotta/o, la vacanza al mare d’estate, quella in montagna d’inverno, il Club Mediterranée, Sharm el Sheik, Cuba, e così via….. senza fine, sempre più consumatori di tutto,
sempre più lontani dalla soddisfazione e dall’equità!

Basta battersi per l’edilizia popolare, così il mercato degli affitti sale alle stelle e conviene fare un mutuo.
Basta battersi per i mezzi sociali, così tutti possiamo avere due o tre macchine in famiglia, ci possiamo svegliare quando ci pare, scaccolarci comodamente, fumare, andare a prendere i figli a scuola in macchina.
Peccato che poi dobbiamo alzarci prima perché le strade sono intasate, dobbiamo litigare per fermarci in terza fila in attesa dei figli.
Peccato che i figli si schiantino il sabato sera.
Le creature crescono auto-centrate , rimbalzate tra corsi di ogni tipo, debbono avere tutto ciò che è status symbol.
Son così devastati che si convincono veramente di essere solo se appaiono, se consumano.
Sono spesso disorientati, insicuri, incapaci di prestare attenzione a ciò che stanno facendo per più di cinque minuti .
Sono sociali solo quando giocano a calcetto, non si dividono più niente, non dico la merendina, ma nemmeno una canna, preferiscono calarsi qualche pasticca.
Peccato che siano soli.

Dopo le guerre la gente scioccata trova il coraggio di riprendersi, di reinventarsi una vita partendo dai bisogni primari, dai valori di base: condividendo, ricostituisce la società…

Il ricatto di Marchionne, dovrebbe farci l’effetto di una guerra e farci riconsiderare che
il futuro non è nella delocalizzazione vista semplicemente come sfruttamento di altri,
ma nella redistribuzione globale del lavoro.
Dovrebbe ricordarci l’importanza di stabilire nel proprio singolo animo quello che è
lo stato dei diritti e dei doveri di ogni essere umano sia esso lavoratore o datore di lavoro.

Dove erano i sindacalisti delle fabbriche quando in occasione di partite di calcio c’era un assenteismo del 70%?
Come hanno potuto accettare i lavoratori che i sindacalisti si spartissero le quote di assunzione nelle fabbriche?
Come hanno permesso i titolari delle piccole imprese artigiane a cui era rivolta la Legge Biagi, che questa venisse impugnata dai soliti furbetti e trasformata in una forma di sfruttamento e di ingiustizia sociale?
Come possono permettere i lavoratori a tempo indeterminato che loro compagni vengano fatti lavorare con contratti fasulli a tempo determinato?
Come si è permesso che una cronicità dello straordinario non fosse letta come esigenza di altri lavoratori?
Come ha potuto essere reintrodotto il caporalato sotto veste di agenzie di lavoro interinale?

Forse domani, che abbiano votato sì o no, alla FIAT, ci conviene, riconsiderare il nostro modo di vivere e recuperare la dignità come esseri umani, come lavoratori o datori di lavoro.

Perché questi sono i guai che prima o poi capitano quando, per pigrizia o per non apparire dei proletari, si accetta un passaggio in canna, senza verificare se la bicicletta è da uomo o da donna.


lunedì 10 gennaio 2011

Non siamo riusciti a farci capire …



Parole sagge per i più, ma a me viene voglia di urlare:
chi non è riuscito a farsi capire?!!!!!!

Secondo la ben nota frase fatta per cui fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce, gli italiani, in generale, sembrano ricordarsi solo del piombo degli anni della contestazione.

Per fortuna che ci sono persone come Capanna, che ha il coraggio di parlare di ‘anni formidabili’ o persone come Piero Sansonetti, che ci ricorda pubblicamente le conquiste epocali derivate da quegli anni:

tentativo di portare i diritti delle donne sullo stesso piano di quelli maschili (l’ultimo passo era del 1946 – il diritto al voto!)
Legge sul diritto di divorzio (non sull’obbligo, occorre ricordarlo, perché il clero ci ha giobbato molto sopra)
Legge sul diritto di aborto (non la strage degli innocenti come si vociferava). Una legge che ha fermato l’eccidio delle donne che abortivano in clandestinità e che, se non morivano, una volta scoperte, venivano messe in prigione. Beninteso solo quelle che andavano dalle contadine alle proletarie. Dalle borghesi in su si abortiva già, tutelate dalle pie madri, nelle cliniche private.
Leggi che riformavano la Sanità pubblica (tante, non solo la Legge Basaglia).
Diritto allo studio, eliminazione di quelle scuole d’indirizzo che ti discriminavano già a 10 anni.
Corsi di recupero per chi non aveva conseguito il titolo minimo (le famose 150 ore pagate dalle aziende ai lavoratori, ma i cui corsi erano tenuti gratuitamente senza alcun contributo, altro che quelli di riqualificazione di adesso che sono un business lucrativo)
Equo canone
Fascia sociale per l’erogazione ed il consumo dell’energia elettrica.
E altro….

Ora, nell’era del nano, delle scosciate, dei saltimbanchi, dei firmaioli,
le cose che contano sono il potere ed i soldi.
Vi è una amoralità così diffusa ed astrusa
che ci si permette di farsi una sana risata all’uscita di una signora, che
candidamente, con un’iperbole,
mette il dito nell’occhio al sistema.
Quel sistema che pretende di intrufolarsi in casa d’altri,
ufficialmente per educarli a vivere democraticamente
(vedi Libano, Irak, Afghanistan),
ufficiosamente per rubargli l’argenteria.
Ha detto la signora qualche giorno fa:
ma se in Italia, stiamo andando a scatafascio,
siamo in mano a ‘ndrine, camorra, mafia, onorevoli corrotti,
se siamo senza soldi per dare alla Legge i mezzi per combatterli,
perché invece di mandare i soldati in Afghanistan,
non li impieghiamo qui?

Mica male, no?

Chi chiede, a gran voce, che sia sconfitta la malavita organizzata affinché i testimoni di giustizia possano tornare a vivere una vita normale?
Quanto essere rimasto vittima del terrorismo rosso e così tanto più importante del non poter più girare liberamente, dover sparire senza passato, famiglia, futuro?

Anche in questi giorni,
tutti a gran voce a chiedere l’estradizione di un ex terrorista incolpato di essere implicato come mandante o esecutore di ben quattro assassinii.
E se non ce lo danno,
li tacciamo di violare i patti,
perché son comunisti
o perché non capiscono la tragedia di quegli anni.

Tragedia è stato non aver voluto capire le istanze di quegli anni,
avere alzato il tiro apposta per distoglierne l’attenzione,
aver lasciato che altre potenze fomentassero il terrorismo.
Tragedia è stato aver favorito la mafia perché lo contrastasse in quanto propugnatore di idee marxiste
Tragedia l’assioma Kossighiano (assunto tuttora valido)
per assicurarsi una reazione di paura ed ignoranza
che distolga l’opinione pubblica dal ragionare su di un sistema più giusto e, anzi,
gli si rivolti contro:
“basta che facciano cassino in pochi, la gente li condanna tutti, e se non lo fanno da soli … diamogli un aiuttino! “

Ora che si sta svelando l’inganno, e la gente corre il rischio di aprire gli occhi e la mente,
si vorrebbe pure che quelli che, tramite quelle lotte, hanno ottenuto
la sicurezza del lavoro, il frigo, la 600, la tv, le vacanze bianche rosse e verdi,
continuassero a vedere di quegli anni solo il terrorista-assassino.

Sarà anche un assassino da punire.
Ci stò,
ma mi ricordo bene le leggi strane rispolverate allora per incastrare la gente
Per cui
se adesso gli altri Paesi ci rispondono che non se la sentono di avallare quella condanna
perché non ne riconoscono le prove,
chi non ha ancora capito?


lunedì 22 novembre 2010

filastrocche sgangherate

Si fanno emendamenti unici sui quali si chiede la fiducia cieca al “governo” ( il minuscolo è intenzionale).
Ogni parlamentare cerca di salvare ciò che ritiene più importante pro domo sua e infila proditoriamente leggi-porcata (sempre pro domo sua), tutto fiducioso nel baratto.

Tutti avversari di tutti, tutti per sé stessi,
vai con l’ammucchiata selvaggia delle leggi e leggine!

Così con un unico voto si trombano gli italiani!

Perché non mettere le leggi in fila,
come birilli,
e discuterle una alla volta,
votando uniti (anche trasversalmente) sullo specifico?

Se una legge è giusta, rimane giusta vista da destra, da sinistra, dal centro, no?

Si avrebbe il non discreto risultato di tenere gli “onorevoli” sullo scranno per cui hanno dato l’anima,
Potrebbero guadagnare almeno formalmente gli sproposititati emolumenti per i quali hanno tutti, concordemente legiferato l’aumento anche in tempo di crisi.

Si avrebbe finalmente l’indubbio palesamento del valore di entrambi: leggi e legiferanti,
con conseguente eliminazione delle leggi-porcata ed il reindirizzamento dei voti in sede elettorale.
Mica male, no?

In questi tempi di euforia parlamentare per il mercato interno alle Camere,
mi sento ritornata all’asilo Mariuccia,
e mi vengono disperati rigurgiti di filastrocche irriverenti:

An ghin go: 'sto Casini a chi lo do?

Poi,
e non è riferito solo al succitato,
ma a tutti quelli che stanno mercanteggiando e che,
guarda caso,
sono per la maggior parte uomini

Indovina indovinello quanto costa ‘sto pisello?


mercoledì 14 luglio 2010

Censura!



Il Re è nudo! Una volta i Capi diventavano capi in quanto simboli di saggezza, di qualità positive, perché la gente amava identificare in loro le migliori aspirazioni, amava rispecchiarvisi. La gente ha sempre amato avere (qui c'era un immagine che mi è valsa la sanzione )dei Capi. La gente comune non ama il rischio, la lotta, l'assunzione di responsabilità pesanti, cose che peraltro è costretta a fare tutti i giorni, ma che pensa siano picciol cosa per il solo fatto che sono alla portata di persone comuni, come loro appunto. Invece le cose importanti, quelle relative alla Nazione, quelle hanno un immenso valore, vanno gestite dai Grandi!Allora la gente, in tempi di Democrazia, si guarda intorno e dice:"chi è il più bravo tra noi, chi ci rappresenta?"e poi:"chi è il più bravo tra i bravi, chi ci rappresenta?" Gli italiani studiano poco la Storia e le storie in generale, è un dato accertato.Ma non fosse anche accertato, i fatti dimostrano che è così: confondono ancora Storia e storie. Il signore qui a fianco è stato scelto da una larga parte degli italiani per rappresentarli. La nudità non è un peccato, per cui non è per quello che ho cercato e messo a confronto queste due foto, ma è per dimostrare una volta di più che le bugie hanno le "gambe" corte.Il signore è ripreso in condizioni di normale relax nella prima, e mentre si appresta a discutere di politica nella seconda.(qui c'era la seconda ) Sì, perché lui sostiene che in quelle occasioni intratteneva ospiti politici coi quali doveva parlare di cose importanti, affari internazionali, candidature o semplici affari di Casa Nostra e si vedeva costretto dai suoi doveri di anfitrione ad offrire, beninteso di tasca sua, qualche "svago": danzatrici, musici, ecc.Infatti questo personale da "ricreazione" viaggiava sul suo elicottero personale, o no? La seconda foto documenta che il signore, che è un tipico "uccello da spiaggia", si arrazza parlando di politica, come si può ben vedere. Tragico è che il signore, una volta che ha finito di parlare di politica in privato, ha la tendenza a trasformarsi in "uccello padulo" per tutti gli altri. meditate, gente, meditate,voi che l'avete votato,le bugie hanno le gambe cortee il reprima o poi è nudo!
Etichette: babau, coglioni, coscienza, costume, Fotografie, Genius loci, giugno, giustizia, impegno, incontri, media, medio rosso, politica, relazioni, società, stampa, summertime, vivere
1 commento
23/06/09

venerdì 12 febbraio 2010

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò


Apro il quotidiano e trovo ben in rilievo tutti i cortigli, o gossip che dir si voglia, di politici e affini. Qualcuno, in alto, prevede che alla massa dei lettori possa recare danno un’esposizione dei fatti, così come sono tout court.

Autocensura per disistima del cliente?
No, per la tutela del minus habens!

Accendendo la TV (se l’avessi), troverei documentari al posto delle trasmissioni di informazione.
Censura?
No, adeguamento alla par condicio!

Vado al bagno dell’autogrill e, come chiudo la porta, trovo una scritta di quelle oscene, quelle dei tizi che confondono genitalità con sessualità oppure l’ennesimo scherzo di cattivo gusto all’amico timido! Boh, per fortuna c’è solo questa; quelli delle pulizie passano ogni giorno.
Censura?
No marketing!
Apro il blog per postare e scopro che ci sono 21 commenti da censurare.
Ohibo! Mi ci hanno mandato a quel paese o hanno concordato con me in un modo terragno?

Voglio proprio vedere.
Ne compaiono solo due: uno della mia cara amica che domanda informazioni sull’uccello padulo e l’altro di Daniele, che mi suggerisce di portare pazienza e aspettare.
Gli altri 19 non si aprono. Anzi scompare pure l’avviso!

Ci rifletto su:
ma come mai non li ho trovati anche nella posta?
È vero che non vedendo mai niente, pensavo che le mie elucubrazioni si perdessero nell’etere,
è vero anche che, ultimamente, per evitare l’assideramento, apro e chiudo alla velocità della luce.
Ma cavoli, non mi sono accorta di niente di niente?

Censura?
Nooo, è che probabilmente non è piaciuto l’autoritratto di Sebastiano del Piombo!

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò …
nevica ancor!

lunedì 4 gennaio 2010

gentilezza e sobrietà 1


L’altra sera ho ascoltato tutta orecchi il discorso di fine d’anno del Presidente della Repubblica. Beh, quanta solida buona creanza, savoir faire, per ricordarci quello che andrebbe fatto se si fosse tutti in buona fede. Quanta comprensione sui fatti che sono successi.
Ma erano così inevitabili, da doverseli tenere come uno “zoot” divino?
Io non mi chiamo Rossi Ernesto!
Perché questo bravo uomo nella sua qualità di Capo di uno Stato (anche mio) chiede di essere virtuosi, conservare giudizio, speranza, carità nel suo discorso annuale al popolo?
Batte la sella per farla capire all’asino?
Ma che bisogno c’è , non sarebbe più semplice battere i pugni sulla scrivania con davanti quegli scostumati del Governo?
Troppo diretto e politically correct?
O troppo poco “italian style”?
Per quale mancanza di senso del ridicolo si elogiano tutti coloro che fanno volontariato sostituendosi a strutture che dovrebbero essere statali?
Forse che se tali strutture ci fossero i poveri volontari non saprebbero come meglio impiegare il tempo?
O forse che le cose funzionerebbero ( Stato + volontariato) tanto bene da far diventare l’Italia una nazione modello con pochi Onorevoli ed Istituzioni funzionanti?
All’epoca delle elezioni del Presidente, mi domandavo come mai si fossero trovati tutti d’accordo sulla nomina del signore che, l’ultimo dell’anno, stava parlando con cotanta saggezza, ebbene, credo di averlo capito:
lo conoscevano meglio di noi poveretti!
Poi, anche lui, il gentil signore, nel suo discorso, ha ricordato che stare sempre sul chi va là favorisce lo sbroccare degli instabili e di conseguenza l’instaurarsi di un clima di tensione. Il che, ben si sa, preclude tempi amari, anni di piombo…
Niente, niente, l’onestuomo va pazziando?
Il clima di tensione non è dato da chi dice le cose come stanno, ma da chi male-fa, da chi, nell’interesse di poter intervenire violentemente, per imporre quelle che pensa essere le sue ragioni, lascia che accadano (quando addirittura non orchestra) fatti che gli permettano, prima, di mostrare la sua santità nell’essere magnanimo (quasi che questo servisse a garantire la giustezza del suo operato) e poi, di cavalcare l’onda creata dalle rane gracidanti. Ora che nel coro delle rane ci si metta pure il Presidente della Repubblica…
Lui c’era ai tempi delle stragi di Stato
che sono servite a giustificare la repressione dei movimenti di piazza, l’eliminazione dei politici scomodi, la mistificazione sull’uso della mafia da parte di alcuni partiti al Governo, altro che BR!
Non sarà anche lui “uomo di mare”? No, perché tutti ‘sti uomini di mare al governo, mi sa che ci stanno affondando … e uno va a passare le vacanze mimetizzandosi coi barracuda, e l’altro naviga a vista, e quell’altro ancora va bordesando …
Già, ma forse lui era già Onorevole…

martedì 23 giugno 2009

Il Re è nudo!

Una volta i Capi diventavano capi in quanto simboli di saggezza, di qualità positive, perché la gente amava identificare in loro le migliori aspirazioni, amava rispecchiarvisi.
La gente ha sempre amato avere dei Capi.
La gente comune non ama il rischio, la lotta, l'assunzione di responsabilità pesanti, cose che peraltro è costretta a fare tutti i giorni, ma che pensa siano picciol cosa per il solo fatto che sono alla portata di persone comuni, come loro appunto.
Invece le cose importanti, quelle relative alla Nazione, quelle hanno un immenso valore, vanno gestite dai Grandi!
Allora la gente, in tempi di Democrazia, si guarda intorno e dice:
"chi è il più bravo tra noi, chi ci rappresenta?"
e poi:
"chi è il più bravo tra i bravi, chi ci rappresenta?"
Gli italiani studiano poco la Storia e le storie in generale, è un dato accertato.
Ma non fosse anche accertato, i fatti dimostrano che è così: confondono ancora Storia e storie.
Il signore qui a fianco è stato scelto da una larga parte degli italiani per rappresentarli.
La nudità non è un peccato, per cui non è per quello che ho cercato e messo a confronto queste due foto, ma è per dimostrare una volta di più che le bugie hanno le "gambe" corte.
Il signore è ripreso in condizioni di normale relax nella prima, e mentre si appresta a discutere di politica nella seconda.
Sì, perché lui sostiene che in quelle occasioni intratteneva ospiti politici coi quali doveva parlare di cose importanti, affari internazionali, candidature o semplici affari di Casa Nostra e si vedeva costretto dai suoi doveri di anfitrione ad offrire, beninteso di tasca sua, qualche "svago": danzatrici, musici, ecc.
Infatti questo personale da "ricreazione" viaggiava sul suo elicottero personale, o no?
La seconda foto documenta che il signore, che è un tipico "uccello da spiaggia", si arrazza parlando di politica, come si può ben vedere.
Tragico è che il signore, una volta che ha finito di parlare di politica in privato, ha la tendenza a trasformarsi in "uccello padulo" per tutti gli altri.
meditate, gente, meditate,
voi che l'avete votato,
le bugie hanno le gambe corte
e il re
prima o poi è nudo!

venerdì 28 novembre 2008

allora?


e la sinistra?
finalmente ho trovato una risposta chiara e sintetica in una intervista ad Erri De Luca
"non è un'opposizione, ma una concorrente: cerca di vendere lo stesso prodotto ma con meno efficacia"
wow, colpiti ed affondati!

sabato 15 novembre 2008

gooooong!




Sei lustri fa, mi sono ritirata sull’Aventino:erano spariti “i compagni”, il sottoproletariato mutuava la spocchia della borghesia senza averne i valori.
Mi sono macerata nel dolore, avevo appena scoperto che mi si era rotto il giocattolo dell’utopia.
Affondavo le mani nella malattia e nella terra, cercando di liberarmi di una e di ritrovare l’altra.
Per 4 lustri mi sono indignata perché vivevo in un Paese, che sembrava dimentico che il 75% del suo territorio e della sua popolazione erano “campagna”.
Mi incavolavo perché il territorio veniva definito solo “urbano” ed “extra-urbano”, il “rurale” non esisteva più, come fosse obsoleto. Come se in città si campasse d’aria e di rondelle e non di grano, cavoli e latte.
Ora sono più tranquilla, sono tornata in città, mangio pomodori di plastica, le zucche servono per Halloween.

E stasera sono sobbalzata: altro giro, altra bambolina!

Il nano, il macrofallo che gira il mondo, dicendo di rappresentarci, dall’estero, parla di noi solo come di “produttori” e “consumatori”.

E gli “italiani”? i “cittadini italiani” componenti una popolazione, anche sua?

Occhio,
il brachicefalo esterna senza pudore la considerazione che ha di sé stesso e di tutti noi!

Ma questa stampa libera ed impegnata, che oggi senza rispetto, sbatte sulle prime tre pagine lo strazio di un padre, e sulle tre seguenti , nega l’evidenza che i soprusi, compiuti alla Diaz da dei tirapiedi, sono dovuti a ben altre “alte” cariche.

Questa stampa libera così sensibile,
non ha orecchi e occhi per tutti questi colpi di gong?

venerdì 7 novembre 2008

laurea

dammela, dammela, dammela
questa non la strappo!

sabato 18 ottobre 2008

Come cambiano i tempi!

Una volta si diceva: "chi si fà pecora, lupo se lo mangia"
Ora si deve stare attenti anche alle pecorelle!
dove finiremo di 'sto passo?!

giovedì 31 luglio 2008

Stato di massima allerta o di massimo degrado?




Tremate, tremate è arrivato il babau!

Leggi farraginose che negano tutto, di fatto permettendo tutto
La certezza dell’impunità data dal tempo, quando non dai soldi.
La connivenza della gente che ha venduto l’anima al soldo, al potere o più semplicemente all’apparire.
La produzione di macchine adatte più a piste che a strade, di armi, di eserciti di pace, di droga, di connivenze.
Giornali che campano sulla dolce vita senza misura di decerebrati coi soldi facili, trasmissioni che osannano delinquenti comuni che frodano, grassano e si propongono come leader.
La mancanza di controllo sull’origine di grossi capitali, speculazioni. Banche corsare, che sanno e tacciono.

Mandiamo l’esercito in piazza!


no!
Basterebbero poche leggi chiare ed applicate. La certezza della pena. La pubblica condanna morale del reo.
La rivalutazione della coscienza individuale e sociale.
La coerenza nel non produrre armi di qualsiasi tipo: rombanti, deflagranti, istupidenti, corrompenti.

Altro che esercito, una rivoluzione,
ma allora non potremmo gridare: al babau!