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mercoledì 26 gennaio 2011

27 gennaio 2011




Mattina, freddo cane. Mi lavo rabbrividendo e mi vesto in tutta fretta. Giorgio accende la stufa. Mangiamo la nostra tazza di yogurt, un caffè. Neve, freddo. Si rimanda tutto a tempi migliori. Attesa, freddo.
Sera, freddo. Si cena presto: una zuppa calda. Ci si infila cappello, giacca e sciarpa e si va in biblioteca a vedere il telegiornale. Freddo.
Si va a letto, il bicchiere d’acqua sul comodino. Qualche volta ghiaccia e si rompe il bicchiere.
Siamo fortunati la nostra è una scelta, masochista in questo periodo dell’anno, ma una scelta.

Nei lager loro non sceglievano.

Questa notte,
memore delle fiabe nelle quali chi,
fuggendo l’orco,
si perde nel bosco
ma trova il coraggio di camminare nel buio guidato da un lumino lontano,
terrò acceso un cero alla finestra.
Terrò acceso il cero che non ho potuto accendere 66 anni fa.

Per non dimenticare,
per chiedere scusa,
per non ripetere,
perché come scrisse Shakespeare:

tutti possono dominare il dolore, tranne chi lo prova

mercoledì 14 luglio 2010

No comment, o quasi!


oggi ho ricevuto da Google AdSense una mail con la quale mi avvisavano di aver disattivato la pubblicità, per aver pubblicato delle foto di un nudo (peraltro riprese da un giornale europeo) in un post dell’estate scorsa.

All’inizio mi sono detta: “mi hanno confusa con una delle mie omonime (per la cronaca: una giornalista, una pornostar, una suora). Quando mai ho pubblicato materiale osceno?
Poi rileggendo bene ho capito che intendevano proprio me! e per il blog del luglio scorso 2009: il re è nudo! Il post al quale avevano già cancellato autonomamente 19 commenti e mi avevano suggerito di cancellarne, di mia sponte, altri due veramente innocenti, ne è sopravvissuto 1 solo!

La cosa non mi tocca molto perché il nudo non era né porno, né edificante, però ho cercato di modificare il post, eliminando le foto, ma non so se ci sono riuscita. Boh?!

Mi tocca, nel senso che mi preoccupa, che anche un gigante come Google abbia dovuto mettersi al riparo.

Ragionandoci sopra: foto di pubblico dominio che non ledono la dignità del soggetto e che, all’epoca, sono state tollerate dallo stesso con l’ostentazione sfrontata di un “possedere” anche quel “potere”, non mi sembravano nemmeno degne di nota.
Invece giustamente Google ci vede una lesione del contratto AdSense, che prevede che non si possano postare foto porno, di nudi o di atti sessuali. Pace, niente pubblicità.
Ma che la lettera si chiuda in questo modo, con questo tipo di intimidazione finale:

“Tenga presente che, qualora continuiamo a riscontrare violazioni da parte sua in futuro, potremmo disattivare il suo account.”

Mi lascia con la bocca amara, e prendo tristemente nota che è incominciato anche il casino informatico per cui la rete è piena di siti violenti, porno, di pubblicità porno, di spam porno ( che mi arriva in base alla mia età anagrafica) e solo il parental control tutela i minori o i semplici cittadini, ma il banana gioca a fare il re e chiede i distinguo a suon di dollaroni e di Leggi ad personam.

Censura!



Il Re è nudo! Una volta i Capi diventavano capi in quanto simboli di saggezza, di qualità positive, perché la gente amava identificare in loro le migliori aspirazioni, amava rispecchiarvisi. La gente ha sempre amato avere (qui c'era un immagine che mi è valsa la sanzione )dei Capi. La gente comune non ama il rischio, la lotta, l'assunzione di responsabilità pesanti, cose che peraltro è costretta a fare tutti i giorni, ma che pensa siano picciol cosa per il solo fatto che sono alla portata di persone comuni, come loro appunto. Invece le cose importanti, quelle relative alla Nazione, quelle hanno un immenso valore, vanno gestite dai Grandi!Allora la gente, in tempi di Democrazia, si guarda intorno e dice:"chi è il più bravo tra noi, chi ci rappresenta?"e poi:"chi è il più bravo tra i bravi, chi ci rappresenta?" Gli italiani studiano poco la Storia e le storie in generale, è un dato accertato.Ma non fosse anche accertato, i fatti dimostrano che è così: confondono ancora Storia e storie. Il signore qui a fianco è stato scelto da una larga parte degli italiani per rappresentarli. La nudità non è un peccato, per cui non è per quello che ho cercato e messo a confronto queste due foto, ma è per dimostrare una volta di più che le bugie hanno le "gambe" corte.Il signore è ripreso in condizioni di normale relax nella prima, e mentre si appresta a discutere di politica nella seconda.(qui c'era la seconda ) Sì, perché lui sostiene che in quelle occasioni intratteneva ospiti politici coi quali doveva parlare di cose importanti, affari internazionali, candidature o semplici affari di Casa Nostra e si vedeva costretto dai suoi doveri di anfitrione ad offrire, beninteso di tasca sua, qualche "svago": danzatrici, musici, ecc.Infatti questo personale da "ricreazione" viaggiava sul suo elicottero personale, o no? La seconda foto documenta che il signore, che è un tipico "uccello da spiaggia", si arrazza parlando di politica, come si può ben vedere. Tragico è che il signore, una volta che ha finito di parlare di politica in privato, ha la tendenza a trasformarsi in "uccello padulo" per tutti gli altri. meditate, gente, meditate,voi che l'avete votato,le bugie hanno le gambe cortee il reprima o poi è nudo!
Etichette: babau, coglioni, coscienza, costume, Fotografie, Genius loci, giugno, giustizia, impegno, incontri, media, medio rosso, politica, relazioni, società, stampa, summertime, vivere
1 commento
23/06/09

venerdì 2 luglio 2010

branca branca branca ...


ci mancava tanto un ministro così
evviva la Repubblica del Banana!

venerdì 12 febbraio 2010

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò


Apro il quotidiano e trovo ben in rilievo tutti i cortigli, o gossip che dir si voglia, di politici e affini. Qualcuno, in alto, prevede che alla massa dei lettori possa recare danno un’esposizione dei fatti, così come sono tout court.

Autocensura per disistima del cliente?
No, per la tutela del minus habens!

Accendendo la TV (se l’avessi), troverei documentari al posto delle trasmissioni di informazione.
Censura?
No, adeguamento alla par condicio!

Vado al bagno dell’autogrill e, come chiudo la porta, trovo una scritta di quelle oscene, quelle dei tizi che confondono genitalità con sessualità oppure l’ennesimo scherzo di cattivo gusto all’amico timido! Boh, per fortuna c’è solo questa; quelli delle pulizie passano ogni giorno.
Censura?
No marketing!
Apro il blog per postare e scopro che ci sono 21 commenti da censurare.
Ohibo! Mi ci hanno mandato a quel paese o hanno concordato con me in un modo terragno?

Voglio proprio vedere.
Ne compaiono solo due: uno della mia cara amica che domanda informazioni sull’uccello padulo e l’altro di Daniele, che mi suggerisce di portare pazienza e aspettare.
Gli altri 19 non si aprono. Anzi scompare pure l’avviso!

Ci rifletto su:
ma come mai non li ho trovati anche nella posta?
È vero che non vedendo mai niente, pensavo che le mie elucubrazioni si perdessero nell’etere,
è vero anche che, ultimamente, per evitare l’assideramento, apro e chiudo alla velocità della luce.
Ma cavoli, non mi sono accorta di niente di niente?

Censura?
Nooo, è che probabilmente non è piaciuto l’autoritratto di Sebastiano del Piombo!

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò …
nevica ancor!

lunedì 4 gennaio 2010

gentilezza e sobrietà 2



Sempre pensando al discorso dell’altra sera.
Tanto per esercitare lingua e memoria, nel senso di fargli fare del moto, mentre ascoltavo mi venivano spontanei vecchi slogan di piazza.
Tipo uno degli anni 70 :

Una risata vi seppellirà!

Noo….non va, in troppi si sono creduti che bastasse ridere di chi aveva la gobba e le orecchie a sventola : in fondo i nani portano fortuna, no?
Così oggi abbiamo un nano che si crede l’Unto, un Papa che vuol fare Santo un filonazista, uno scurrile cinepanettone per santificare il Natale ed una Sinistra che mira al “Centro”.
Forse era più chiaro uno degli slogan del ’68:

la lotta dura non ci fa paura!

Noo… anche qui sbaglio: si mette su famiglia, c’è bisogno di un lavoro sicuro per crescere i figli, si invecchia, “già dato …”, ecc. ecc.

E così immalinconita ho spento la radio: nipoti miei accontentavi del Twiga, delle chat rooms, di Fiorello, della settimana bianca, del volo low cost e …
se siete impegnati un minimo, di Parla con me, Ballarò, Anno zero...
“La Gabanelli, no è troppo lungo!” capisco, non tutti vogliono tirare l’ora della discoteca riflettendo.
“Di Pietro, Grillo, sono dei pazzi esagitati..!” In effetti difettano di savoir faire nell’esposizione del loro pensiero, dicono la verità urlando e, diciamocelo, Di Pietro inciampa anche nelle parole…

Insomma vi chiedo scusa se siete obbligati ad accontentarvi delle sole cazzate e cazzoni che vi abbiamo lasciato in eredità,
forse era meglio un “Gratta e vinci”!

sabato 23 maggio 2009

parole


Parole

Parole di disprezzo buttate in mezzo alla folla, sulla testa della gente come macigni.
Parole raccolte dagli sgherri e nascoste.
Parole per smentire.
Parole immortalate da registrazioni. Parole testimoni.
Parole di autocompiacimento, di autocommiserazione, parole di minaccia, parole di apprezzamento boccaccesche ….
Ma quante parole fuori posto riesce a dire un nano-malefico!

venerdì 12 dicembre 2008

Viva la satira!



ho appena finito di vedere "Parla con me", il programma di Serena Dandini e Vergassola, uno dei pochi attimi rimasti di tele interessante e divertente.
E, a dirla tutta, anche uno dei pochi dove si possa gustare una satira intelligente.
Questa sera Ascanio Celestini è stato veramente grande. Sono contenta, veramente contenta che in tutto questo "sfacimmo" che ci circonda, ci sia ancora qualcuno in grado di gridare:
il Re è nudo!

anche se poi, come nella fiaba, il popolo rimane ai lati della strada ad applaudire

e... ad essere preso per i fondelli da un arguto Ascanio.

venerdì 7 novembre 2008

laurea

dammela, dammela, dammela
questa non la strappo!

sabato 25 ottobre 2008

Del buon uso

Questo è un divano.
Serve per sedersi comodi, riposare, conversare, pensare, schiacciarci anche un pisolino
se gli chiedo un'aspirina, attendo invano,
Se mi ci butto con una rincorsa, mi sfugge, peggio ancora se ci metto i feltrini, non farà più rumore, ma sguisherà più velocemente
Se ho un divanone
inutile metterci un "feltrone"
Per favore ridiamo ad ogni cosa il giusto valore!