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mercoledì 27 aprile 2011

Incontri




Allons enfants de la Patrie


no comment!

lunedì 10 gennaio 2011

Non siamo riusciti a farci capire …



Parole sagge per i più, ma a me viene voglia di urlare:
chi non è riuscito a farsi capire?!!!!!!

Secondo la ben nota frase fatta per cui fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce, gli italiani, in generale, sembrano ricordarsi solo del piombo degli anni della contestazione.

Per fortuna che ci sono persone come Capanna, che ha il coraggio di parlare di ‘anni formidabili’ o persone come Piero Sansonetti, che ci ricorda pubblicamente le conquiste epocali derivate da quegli anni:

tentativo di portare i diritti delle donne sullo stesso piano di quelli maschili (l’ultimo passo era del 1946 – il diritto al voto!)
Legge sul diritto di divorzio (non sull’obbligo, occorre ricordarlo, perché il clero ci ha giobbato molto sopra)
Legge sul diritto di aborto (non la strage degli innocenti come si vociferava). Una legge che ha fermato l’eccidio delle donne che abortivano in clandestinità e che, se non morivano, una volta scoperte, venivano messe in prigione. Beninteso solo quelle che andavano dalle contadine alle proletarie. Dalle borghesi in su si abortiva già, tutelate dalle pie madri, nelle cliniche private.
Leggi che riformavano la Sanità pubblica (tante, non solo la Legge Basaglia).
Diritto allo studio, eliminazione di quelle scuole d’indirizzo che ti discriminavano già a 10 anni.
Corsi di recupero per chi non aveva conseguito il titolo minimo (le famose 150 ore pagate dalle aziende ai lavoratori, ma i cui corsi erano tenuti gratuitamente senza alcun contributo, altro che quelli di riqualificazione di adesso che sono un business lucrativo)
Equo canone
Fascia sociale per l’erogazione ed il consumo dell’energia elettrica.
E altro….

Ora, nell’era del nano, delle scosciate, dei saltimbanchi, dei firmaioli,
le cose che contano sono il potere ed i soldi.
Vi è una amoralità così diffusa ed astrusa
che ci si permette di farsi una sana risata all’uscita di una signora, che
candidamente, con un’iperbole,
mette il dito nell’occhio al sistema.
Quel sistema che pretende di intrufolarsi in casa d’altri,
ufficialmente per educarli a vivere democraticamente
(vedi Libano, Irak, Afghanistan),
ufficiosamente per rubargli l’argenteria.
Ha detto la signora qualche giorno fa:
ma se in Italia, stiamo andando a scatafascio,
siamo in mano a ‘ndrine, camorra, mafia, onorevoli corrotti,
se siamo senza soldi per dare alla Legge i mezzi per combatterli,
perché invece di mandare i soldati in Afghanistan,
non li impieghiamo qui?

Mica male, no?

Chi chiede, a gran voce, che sia sconfitta la malavita organizzata affinché i testimoni di giustizia possano tornare a vivere una vita normale?
Quanto essere rimasto vittima del terrorismo rosso e così tanto più importante del non poter più girare liberamente, dover sparire senza passato, famiglia, futuro?

Anche in questi giorni,
tutti a gran voce a chiedere l’estradizione di un ex terrorista incolpato di essere implicato come mandante o esecutore di ben quattro assassinii.
E se non ce lo danno,
li tacciamo di violare i patti,
perché son comunisti
o perché non capiscono la tragedia di quegli anni.

Tragedia è stato non aver voluto capire le istanze di quegli anni,
avere alzato il tiro apposta per distoglierne l’attenzione,
aver lasciato che altre potenze fomentassero il terrorismo.
Tragedia è stato aver favorito la mafia perché lo contrastasse in quanto propugnatore di idee marxiste
Tragedia l’assioma Kossighiano (assunto tuttora valido)
per assicurarsi una reazione di paura ed ignoranza
che distolga l’opinione pubblica dal ragionare su di un sistema più giusto e, anzi,
gli si rivolti contro:
“basta che facciano cassino in pochi, la gente li condanna tutti, e se non lo fanno da soli … diamogli un aiuttino! “

Ora che si sta svelando l’inganno, e la gente corre il rischio di aprire gli occhi e la mente,
si vorrebbe pure che quelli che, tramite quelle lotte, hanno ottenuto
la sicurezza del lavoro, il frigo, la 600, la tv, le vacanze bianche rosse e verdi,
continuassero a vedere di quegli anni solo il terrorista-assassino.

Sarà anche un assassino da punire.
Ci stò,
ma mi ricordo bene le leggi strane rispolverate allora per incastrare la gente
Per cui
se adesso gli altri Paesi ci rispondono che non se la sentono di avallare quella condanna
perché non ne riconoscono le prove,
chi non ha ancora capito?


sabato 27 novembre 2010

Adolescenti disorientati ed abbattuti ?!?





Questa mattina ascoltavo una giovane madre preoccupata per sua figlia, studentessa liceale, lavoratrice, intelligente, apparentemente senza problemi, ma perennemente “abbattuta”. Ci si domandava come mai, poi, proprio riflettendo sull’intelligenza del soggetto, mi è venuto in mente che se sono tempi difficili per tanti adulti, ancor più debbono esserlo per tanti adolescenti che non trovano riscontro nei cosiddetti fatti-maestri di vita.
I fatti sociali che dovrebbero portare all’osservazione, alla meditazione e di conseguenza a scelte di crescita, vengono strumentalizzati, usati e gettati senza il più piccolo commento sulla loro conclusione aberrante, sul comportamento aberrante delle persone a cui è demandata la soluzione. Come se, gli attori e anche chi ne è messo a parte non contasse assolutamente niente, come se tutti fossero solo astrazioni di fronte all’importanza dell’audience.




Per esempio, uno dei fatti più ponderosi, successi ultimamente e seguiti con clamore dai media:




l’occupazione della gru a Brescia.



Questo fatto aveva puntato il dito su:



- la disfunzione e la totale illogicità, nonché mancanza di umanità
della Legge sugli immigrati-lavoratori:
- la confusione dei significati immigrato, rifugiato politico, clandestino
usati tutti come sinonimi.
- Il lavoro nero.
- La distinzione dei lavori riconosciuti solo in base ad una funzionalità di comodo nostro.
- Lo sciacallaggio perpetrato dai soliti trafficanti ed imbroglioni.
- Il non controllo degli stessi da parte delle autorità preposte.
- L’assurdità ed ambiguità di certe legiferazioni.
- La loro incoerente applicabilità.
- La farraginosità ed inaffidabilità del sistema burocratico italiano.
- La mancanza di coraggio, coerenza e di affidabilità delle autorità e rappresentanze civili
e sindacali, in prima battuta e il non intervento sanatorio delle autorità che,
in seconda battuta, dovrebbero contemplare la revisione di una Legge tanto iniqua.



Dopo aver tanto parlato e mostrato le immagini degli occupanti,


quanti telegiornali hanno divulgato la notizia che due di loro sono stati arrestati?


E che tutti saranno espulsi?




Questo è parte del mondo degli adulti a cui guardano gli adolescenti.





Cercare di porre rimedio a tanto sfacelo può sembrare quasi utopico, e scoraggiare, ma potrebbe non essere impossibile, secondo me le vie percorribili sono tante, per esempio, partire da due concetti base:



1° ogni uomo è responsabile dei propri atti in prima persona. E questa responsabilità deve essere spontaneamente perseguita, deve diventare un’abitudine come il respirare
2° si deve perseguire la costruzione di una coscienza etica. Ci si può arrivare in tanti modi, ognuno deve trovare quello che gli è più congeniale per cultura, vocazione, attitudine … ma sempre in osservanza del 1° punto.




Inutile, in questo momento parlare di atti politici, sarebbe estremamente imbarazzante, vista la situazione e gli attori sulla scena; parlare di atti di fede religiosa è relativo e fuorviante. Per cui mi stanno molto simpatici dei movimenti, a prima vista lontani e pragmatici, ma abbastanza adatti per instaurare un, momentaneamente accettabile, impegno di costruzione della propria coscienza e, di conseguenza, vita spicciola.



Ho trovato ottimi allo scopo alcuni brani tratti da un manuale di Permacoltura, cosa che tutti pensano legata solo all’agricoltura, ma che va ben oltre.




La permacultura è la progettazione, la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali.
Allo stesso modo, la permacoltura, si può applicare a strategie economiche e strutture sociali.



Vale a dire:


- pensare, sentire, inventare, progettare il proprio essere integrati nel mondo.
- disegnare il proprio sistema di vita, la propria casa, il territorio che la circonda,
in modo armonico, in modo consapevole.
- Consentire al proprio essere nella vita di pensarsi da sé, non di essere pensato da altri:
sostituendo l'ascolto al dominio, la curiosità alla violenza,
la speranza costruttiva alla fretta di ottenere tutto e subito.






Altri passaggi li ho trovati nel Manifesto del Voluntary semplicity movement





Curare le relazioni, a partire dai rapporti affettivi fondamentali, aprendosi però anche alla comunità ed ai cosiddetti “emarginati”.


Allontanare il calcolo economico e utilitaristico dalle relazioni affettive e dalle relazioni con gli altri, badando più al rapporto sereno e aperto che alle gelosie ed all’orgoglio.


Instaurare relazioni di collaborazione, di reciproco aiuto, di conoscenza e di dialogo in modo da disinnescare le eventuali tensioni e da garantirne la risoluzione nonviolenta.




Tutte queste relazioni, se vissute con calore, immediatezza, schiettezza, fiducia, coraggio, portano a forme costruttive sociali ed individuali che, seppur diverse ed in modo diverso, hanno un ritorno funzionale su entrambi i fronti: quello personale e quello sociale.





Tutelare il bene comune. Riscoprire la dimensione comunitaria e conviviale, creando ecosistemi armonici con chi ci sta vicino escludendo o limitando le relazioni economiche. Preservare quel poco veramente necessario alla vita serena di tutti.


Bandire le leggi dell’utile, dell’egoismo e del mercato, nella ferma convinzione che un ambiente composto da individui sereni ha conseguenze benefiche per tutti.


Ricercare la stima, la riconoscenza, il lustro, nelle interazioni reali con gli altri e non nel potere o nella disuguaglianza materiale.




lunedì 22 novembre 2010

filastrocche sgangherate

Si fanno emendamenti unici sui quali si chiede la fiducia cieca al “governo” ( il minuscolo è intenzionale).
Ogni parlamentare cerca di salvare ciò che ritiene più importante pro domo sua e infila proditoriamente leggi-porcata (sempre pro domo sua), tutto fiducioso nel baratto.

Tutti avversari di tutti, tutti per sé stessi,
vai con l’ammucchiata selvaggia delle leggi e leggine!

Così con un unico voto si trombano gli italiani!

Perché non mettere le leggi in fila,
come birilli,
e discuterle una alla volta,
votando uniti (anche trasversalmente) sullo specifico?

Se una legge è giusta, rimane giusta vista da destra, da sinistra, dal centro, no?

Si avrebbe il non discreto risultato di tenere gli “onorevoli” sullo scranno per cui hanno dato l’anima,
Potrebbero guadagnare almeno formalmente gli sproposititati emolumenti per i quali hanno tutti, concordemente legiferato l’aumento anche in tempo di crisi.

Si avrebbe finalmente l’indubbio palesamento del valore di entrambi: leggi e legiferanti,
con conseguente eliminazione delle leggi-porcata ed il reindirizzamento dei voti in sede elettorale.
Mica male, no?

In questi tempi di euforia parlamentare per il mercato interno alle Camere,
mi sento ritornata all’asilo Mariuccia,
e mi vengono disperati rigurgiti di filastrocche irriverenti:

An ghin go: 'sto Casini a chi lo do?

Poi,
e non è riferito solo al succitato,
ma a tutti quelli che stanno mercanteggiando e che,
guarda caso,
sono per la maggior parte uomini

Indovina indovinello quanto costa ‘sto pisello?


domenica 21 novembre 2010

nominations


Nel regno dei ciechi un orbo è re

Da qui, Tremonti potrebbe diventare il primo ministro d’Italia,
suvvia consoliamoci!

venerdì 2 luglio 2010

branca branca branca ...


ci mancava tanto un ministro così
evviva la Repubblica del Banana!

giovedì 2 ottobre 2008

last summer fancy


In the first opaque autumnal day, looking to the last luxuriant aubergine, I would like to remember the sunny summer. So I slice it thick, flour and fry the slices into hot sunflower seed oil. I put them to drain on kitchen paper . I wash a little bunch of salvia sclarea leaves (a sage type) and put them to dray at the air,too.
I chope into little cubes a piece of provolone cheese, and make another piece rapé (rough grated).
I grease a cake tin, put half of the fried aubergine slices, a pinch of salt, red pepper powder, some fennel seeds and the provolone cubes. Cover with remaining aubergine, salt, red pepper powder, fennel seeds, adorne with salvia sclarea leaves and, over all, I strew the provolone rapé.
I bake it for 15-20’ into the oven 180°, or in MW 10' m.high.
Don’t forget the fennel seeds (or, if you cannot find them, put a good pinch of oregano), it’s to prevent the aubergine flatulence. An old and famous great Italian cook, Artusi, who wrote the most famous Italian recipe book, called them petonciani instead of melanzane , (that is like farter instead of aubergine, ih, ih!)

domenica 20 luglio 2008

farfalle estive

tagliare a cubetti una piccola melanzana, un pomodoro maturo.
tagliare a rondelle un cipollotto fresco, a fettine una gamba di sedano
mettere a bollire abbondante acqua salata
intanto riunire in una ciotola tutte le verdure, tranne i cubetti di melanzana che vanno infarinati.
quando l'acqua bolle calare 220 g di farfalle (per 2 pp)
mettere in un padella 8 cucchiai di olio e ,quando è ben caldo, friggervi i dadini di melanzana
scolare la pasta e rimetterla nella pentola, ed immediatamente scolarvi sopra l'olio delle melanzane e mescolare bene.
unire la pasta nella ciotola, unire anche i dadini di melanzana, salare e pepare abbondantemente, mescolare bene e servire con foglie di basilico pulite e spezzettate. Volendo aggiungere scagliette di provola o parmigiano.


Summer butterfly for 2 pp


Have 220 g of a type of pasta named "farfalle".
prepare a full cup of aubergine little cubes
chop into cubes also a red tomato
slice a little fresh onion and a celery cane
transfer all vegetables (except aubergine) in a bowl
put on fire plenty of salty water, when boiling, add the farfalle
in the meantime flour the aubergine and fry them in 8 tbls of olive oil.
when pasta is cooked, strain and put it again in the saucepan, immediately strain over the aubergine oil, too and mix well
add pasta in the bowl, add also aubergine, some salt, grind black pepper on, mix well
serve with basil leaves and, following the taste, add slivers of "provolone" or parmesan cheese.


Buon appetito!

sabato 31 maggio 2008

italian elder fritter



To my friends in Jyderup, Hamilton, Lathen, Kiev and all the others around by the world.


A quick elder fritter recipe.



  • Pick some shanked elder flowers, turn and shake them upside down.

  • Prepare a very soft batter stirring wheat flower with some sparkling white wine or water (it has to be very cold), a pinch of salt, a "zic" (very little pinch) of yeast.

  • Heat some seeds oil in a pan. Plunge the flowers into the batter and then into the frying oil.

  • Drain them over a piece of kitchen paper and

  • serve them warm an dusted with sugar.


Buon appetito!