Visualizzazione post con etichetta parenti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta parenti. Mostra tutti i post

mercoledì 8 agosto 2012

Se chanto




Devant de ma fenestro ia un auzeloun

Touto la nuech chanto, chanto sa chansoun

Se chanto que chante, chanto pa per iou

Chanto per ma ‘mio, qu’es da luenh de iou

Aquelos mountanhos que tan aoutos soun

M’empachoun de veire mes amour ount soun

Se chanto que chante, chanto pa per iou

Chanto per ma ‘mio, qu’es da luenh de iou

Baisà-vous mountanhos, planos levà-vous

Perquè posque veire mes amour ount soun

Se chanto que chante, chanto pa per iou

Chanto per ma ‘mio, qu’es da luenh de iou

lunedì 4 gennaio 2010

gentilezza e sobrietà 2



Sempre pensando al discorso dell’altra sera.
Tanto per esercitare lingua e memoria, nel senso di fargli fare del moto, mentre ascoltavo mi venivano spontanei vecchi slogan di piazza.
Tipo uno degli anni 70 :

Una risata vi seppellirà!

Noo….non va, in troppi si sono creduti che bastasse ridere di chi aveva la gobba e le orecchie a sventola : in fondo i nani portano fortuna, no?
Così oggi abbiamo un nano che si crede l’Unto, un Papa che vuol fare Santo un filonazista, uno scurrile cinepanettone per santificare il Natale ed una Sinistra che mira al “Centro”.
Forse era più chiaro uno degli slogan del ’68:

la lotta dura non ci fa paura!

Noo… anche qui sbaglio: si mette su famiglia, c’è bisogno di un lavoro sicuro per crescere i figli, si invecchia, “già dato …”, ecc. ecc.

E così immalinconita ho spento la radio: nipoti miei accontentavi del Twiga, delle chat rooms, di Fiorello, della settimana bianca, del volo low cost e …
se siete impegnati un minimo, di Parla con me, Ballarò, Anno zero...
“La Gabanelli, no è troppo lungo!” capisco, non tutti vogliono tirare l’ora della discoteca riflettendo.
“Di Pietro, Grillo, sono dei pazzi esagitati..!” In effetti difettano di savoir faire nell’esposizione del loro pensiero, dicono la verità urlando e, diciamocelo, Di Pietro inciampa anche nelle parole…

Insomma vi chiedo scusa se siete obbligati ad accontentarvi delle sole cazzate e cazzoni che vi abbiamo lasciato in eredità,
forse era meglio un “Gratta e vinci”!

martedì 11 novembre 2008

bum: scrivere, baciare, lettera o .....

I contatti è sempre questione di volerli.
Tutti hanno una vita piena di cose che vorrebbero fare,
tutti, a fine giornata, si accorgono di non averne fatta qualcuna,
il senso di disagio che nasce da questa incompiutezza della giornata, può essere mitigato dal valore delle cose che si sono fatte e di quelle che si sono rimandate,
si tratta di dare alle cose il loro giusto valore.
Che valore hanno i rapporti con le persone care?
Non basta pensare: "ti voglio bene", bisogna trovare il tempo per dirlo o scriverlo. Non basta pensare:"siamo amici", bisogna trovare il tempo per svilupparla l'amicizia.
Quando si è lontani, mancano tutti quei momenti di comunicazione non verbale come gli sguardi, gli ammiccamenti, i sorrisi, le mani tese, gli abbracci, i sospiri, le parole...
Per cui lo scrivere o il trovarsi diventa importante.
Certo, è più faticoso: bisogna trovare del tempo, e sembra di non averne mai per una cosa che può aspettare il giorno dopo; poi bisogna mettere in ordine le idee o il tempo, così a freddo è difficile, nessuna parola o azione sembra contare abbastanza; e poi, e poi ...è più facile telefonare!
Si può anche fare, ma il calore delle parole scritte, che non sono sfuggite, che possono essere rilette, meditate, interpretate nelle loro mille sfaccettature, il calore di un sorriso, di una confidenza, è diverso, è di gran lunga migliore come qualità.
E' come il fuoco nel camino, dipende dalla legna, può fare luce o scaldare.
Se le persone scrivono è perchè cercano un contatto più profondo con il destinatario. Volendo mantenere dei rapporti affettuosi e costruttivi, bisognerebbe ogni tanto rispondere.
Non che sia un dovere rispondere a chiunque scriva, ma certo è che bisognerebbe dare ad ognuno una considerazione il più possibile vicina alle proprie dichiarazioni d'intenti.
Che senso ha la dichiarazione di affetto di una persona che non risponde mai alle lettere dicendo che non ha trovato il tempo, se durante la sua giornata ci sono stati momenti di noia, di tv ebete, di play station, di struscio, di pettegolezzo, di abbuffate compulsive. Che senso ha trincerarsi dietro allo studio, al lavoro, allo sport per la salute, se c'è anche tutto quanto sopra?
Chi non ottiene mai una risposta scritta, frutto di una scelta, finisce per non scrivere più, perchè capisce di non contare per l'altro.
Idem dicasi per chi continua a dire: "vediamoci" o "ho voglia di stare con te" e poi non trova mai l'ardire di andare a trovare o di invitare una persona. Di questi tempi è abbastanza facile se non si sta agli antipodi!
Gioventù o impegno non sono in antitesi coi rapporti umani, sempre che si voglia dare a questi un valore, ed è bene imparare a farlo, anche pagando con un po' di impegno, perchè siamo animali sociali, viviamo di amore, affetti, attenzioni, considerazione
che va e .... che viene!