venerdì 12 febbraio 2010

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò


Apro il quotidiano e trovo ben in rilievo tutti i cortigli, o gossip che dir si voglia, di politici e affini. Qualcuno, in alto, prevede che alla massa dei lettori possa recare danno un’esposizione dei fatti, così come sono tout court.

Autocensura per disistima del cliente?
No, per la tutela del minus habens!

Accendendo la TV (se l’avessi), troverei documentari al posto delle trasmissioni di informazione.
Censura?
No, adeguamento alla par condicio!

Vado al bagno dell’autogrill e, come chiudo la porta, trovo una scritta di quelle oscene, quelle dei tizi che confondono genitalità con sessualità oppure l’ennesimo scherzo di cattivo gusto all’amico timido! Boh, per fortuna c’è solo questa; quelli delle pulizie passano ogni giorno.
Censura?
No marketing!
Apro il blog per postare e scopro che ci sono 21 commenti da censurare.
Ohibo! Mi ci hanno mandato a quel paese o hanno concordato con me in un modo terragno?

Voglio proprio vedere.
Ne compaiono solo due: uno della mia cara amica che domanda informazioni sull’uccello padulo e l’altro di Daniele, che mi suggerisce di portare pazienza e aspettare.
Gli altri 19 non si aprono. Anzi scompare pure l’avviso!

Ci rifletto su:
ma come mai non li ho trovati anche nella posta?
È vero che non vedendo mai niente, pensavo che le mie elucubrazioni si perdessero nell’etere,
è vero anche che, ultimamente, per evitare l’assideramento, apro e chiudo alla velocità della luce.
Ma cavoli, non mi sono accorta di niente di niente?

Censura?
Nooo, è che probabilmente non è piaciuto l’autoritratto di Sebastiano del Piombo!

Censura sì, censura no … piripiripipì … piripiripipò …
nevica ancor!

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