14 febbraio 2014
Oggi la melensaggine consumistica è stata soverchiata dalla
forza di un ballo corale:
1 bilione di donne ha ballato per protestare.
1 bilione di donne in tutto il mondo si è unito per
protestare nel modo più antico.
L’unico modo che i deboli e gli oppressi
hanno da sempre usato, anche in cattività,
per far sopravvivere la speranza,
per protestare,
hanno danzato unite per
ricordare tutti i soprusi loro fatti in quanto donne:
donne prede di guerra,
donne violate per spregio, donne ricattate da una società maschilista,
donne neglette
per fare posto ai fratelli, donne usate come merce per arricchirsi,
donne punite
ed uccise solo perché cercano di essere sé stesse.
Ho ballato con loro, vicino al viburno tino in fiore, in un ronzio di api felici,
felici di trovare
alla fine dell’inverno una fioritura così abbondante.
Mi è parso un segnale.
Ho pensato al bilione di donne
danzanti come alle api,
tutte insieme nel cogliere anche un attimo di speranza
con gioia,
tutte determinate a far sopravvivere lo sciame fino a giorni
migliori.
Ho danzato da sola con 1 bilione di donne.
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