Notte di luna piena,
notte insonne.
Sarà per il caffè serale, per la luna, sarà per aver
ascoltato il discorso (per fortuna solo in parte!) del delirante.
Mentre lo ascoltavo cercando di non incavolarmi
troppo, mi è venuto in mente un servizio fatto diversi lustri fa in Croce.
Rientravamo da un servizio stanchi e provati nello
spirito, i nostri vent’anni sentivano l’esigenza di riprendersi; quando
l’autista, guardando nello specchietto retrovisore, ha visto che ci seguiva una
Ferrari e ce l’ha comunicato. Improvvisa si è accesa nella testa di tutta la
squadra una lampadina: fermiamolo, carichiamo lui e gli prendiamo le chiavi della
Ferrari, poi lo portiamo al Paolo Pini (manicomio milanese) e diciamo che dà in
escandescenze perché è affetto da manie di grandezza, prima che gli credano
facciamo a tempo a farci una nottata brava con la Ferrari! Un mare di risate ed
il groppo in gola se n’era andato.
Perché in questi anni nessuno ha mai pensato di fare
lo stesso scherzo al nano?
Come quando se la tira dicendo: “cercano di
eliminarmi per via giustiziaria”. Come mai, in 20 anni, nessuno l’ha eliminato
semplicemente per via?
Ma, forse tutti quegli italiani che lui reputa solo
dei coglioni sono più saggi di quanto si creda.
Ecco, la mia serata si è imbastardita così, i disagi
si sono sommati ed hanno scacciato totalmente il sonno.
Così la testa cerca rifugio nei ricordi belli e
tornano in mente il cielo stellato sul mare, l’aria salmastra e le parole di
una vecchia canzone:
Girano le
stelle nella notte ed io
Ti penso forte
forte e forte ti vorrei …
Non conosco la
ragione che mi spiegherà…
E se il cuore batte forte non si fermerà …
C’è una luce
che m’invade ed io non posso più dormire
Mi sconvolge
l’emozione e non so perché …
Scoppia nella
notte il sentimento mio
Ti sento forte
forte e forte ti vorrei
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